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Mosanobu, Okumura.

Pittore giapponese. Insieme a K. Hokusai è considerato il massimo rappresentante del ukiyo-e, genere di pittura che traeva ispirazione dalle situazioni della vita quotidiana, osservate nei minimi particolari. M. sperimentò tutte le forme espressive dell'ukiyo-e: il trittico, il ritratto a mezzo busto, il soggetto buddhista, la stampa a largo paesaggio, la stampa allungata a colonna, il paesaggio primitivo, l'incisione di fiori e di uccelli. Realizzò circa una dozzina di album illustrando, talvolta con toni parodistici, scene tratte dal severo teatro Nôh o Kabuki e da spettacoli di burattini, nonché il famosissimo Libro della Cortigiana. Allievo del noto poeta e romanziere Fakaku, si dedicò inoltre alla riduzione figurativa di poesie e di leggende classiche della tradizione cinese e giapponese, oltre che del Racconto di Genji, che illustrò e pubblicò in tre serie di sei volumi ciascuna (1707 circa). Tra il 1720 e il 1730 aprì a Edo una casa editrice per meglio controllare il risultato finale delle sue opere grafiche, dedicandosi contemporaneamente alla produzione di grandi stampe arancioni e infine alle piccole stampe laccate. Nella sua abbondante produzione meritano una menzione particolare opere come la Cortigiana con bambole, la Cortigiana dopo il bagno, la Scena Kabuki (1686-1764).